5 minuti con Lavinia Fagiuoli!
Qual è il tuo percorso e qual è stata la scintilla che ti ha portato all'arte e alla creazione?
È andata così: benché disegnare fosse la mia occupazione preferita dall’età di tre anni, ho studiato al liceo classico e poi alla facoltà di giurisprudenza, un po’ per inquadramento familiare. Sono avvocato di diritto di famiglia e da questo ho imparato moltissimo in termini di sensibilità, capacità di osservare e di svolgere il ragionamento.
Nonostante questa professione così interessante, sentivo sempre una strana inquietudine alla quale poi ho dato un nome: necessità.
Soprattutto, poi, ho dato una risposta: un conto è il lavoro che svolgiamo, un conto è ciò che siamo. Io sono fatta della sostanza dei miei disegni, belli o brutti che siano. Per me disegnare, così come illustrare quando ne ho l’occasione, è proprio un bisogno primario, come per un altro può essere scrivere, suonare o cantare. È questo che mi fa sentire me stessa. Quindi circa tre anni fa ho sentito di voler fare anche un lavoro che corrispondesse -non solo ad un’attività che mi piace fare- ma alla mia natura.
Qual è il medium che ti ispira di più e perché?
Sicuramente il disegno. Da quando sono bambina, sento che con il disegno posso creare qualunque realtà.
Quali sono le tue influenze e ispirazioni?
Gli artisti dei movimenti nati all’inizio del Novecento in Europa e che hanno poi attraversato tutto il secolo scorso.
Quanto ai pittori, ho una venerazione per Pablo Picasso. Amo Frida Kahlo e Jean-Michel Basquiat per aver raccontato la crudeltà che subiscono i diversi, così come Henri de Toulouse Lautrec, il commovente Van Gogh, Chagall e Modigliani. Tra gli artisti contemporanei, ammiro profondamente il lavoro di David Hockney e di Louise Bourgeois. Ho visto il lavoro di Marlene Dumas a Venezia poco fa e sono rimasta molto colpita.
Qual è il tuo processo creativo?
Per quanto riguarda le idee di concetto, mi travolgono come un lampo, mi arrivano di colpo e poi cerco di realizzarle con le tecniche che conosco o mescolando tante diverse tecniche. Invece per quanto riguarda le idee grafiche, queste possono venire solo attraverso il lavoro. Io disegno e dipingo continuamente. La cosa più tipica del mio processo recente, che è il lavoro tramite sagome di texture nere (c’è anche nel trittico fatto per voi), è nata proprio con la ricerca. Comincio a fare cose e mi diverto e poi se ho fortuna esce qualcosa.
Ha mai avuto esperienze in una galleria d'arte?
In questo periodo sto avendo contatti con voi e con un’altra galleria.
Conoscevi già la riproduzione (serigrafia, risografia, stampa a pigmenti) e i multipli?
Sì, da tempo faccio riproduzioni delle mie opere, ma mai a cura di un gallerista. La vostra competenza mi ha fatto venire voglia di affidarvi i miei lavori con piacere e farmi guidare.
Quale opera d'arte sceglieresti per accompagnarti nel corso della tua vita?
Forse un dipinto folle di Leonora Carrington.
Leonora Carrington, Artes 110, 1944.
Quale mostra, artista o opera d'arte ti ha commosso di più?
Guernica è per me l’opera più importante di quel secolo, ed in assoluto.
Picasso, Guernica, 1937.
Un luogo che ti ispira?
Il luogo più interessante è la casa di Peggy Guggenheim a Venezia, un monumento alla storia dell’arte del Novecento nella città più bella del mondo. Ci sono andata per la prima volta da ragazzina con la mia mamma e non ricordo di aver mai più provato un’emozione simile per un luogo. Era, come è, surreale.
Lavinia Fagiuoli, Canal Grande, 2022.
Qual è il tuo colore preferito?
Il turchese.
Una musica che ti trasporta?
Stravinsky.
Un libro essenziale per la tua biblioteca?
Iliade e Odissea
Un film che ti ha segnata?
I film di Woody Allen
Un ricordo d'infanzia?
Disegnavo in giardino da sola, mentre il cane Ambra dormiva sul prato. Praticamente una descrizione della mia vita di oggi.
Qual è il tuo mantra?
Non credo di averne uno, ma credo che la cosa più importante che è stata detta sia “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Com'è la tua giornata tipica?
Quando sono a Milano, il mattino porto la mia cagnolina Oriana al parco o faccio una lunghissima passeggiata con lei, poi lavoro in studio da tarda mattina fin verso le 20. Non faccio pause. Quando sono in giro, cerco di disegnare sempre sui miei quaderni. Ho sempre con me tutto il necessario, un insieme di materiali che ho perfezionato negli anni.
Qual è il ruolo di Garance & Marion nell'evoluzione della tua carriera di artista?
Mi avete fatto tornare a Venezia, uno dei miei luoghi del cuore. E mi avete fatto riflettere sulla relazione tra originale e riproduzione. Inoltre, il vostro amore per questo lavoro mi ha davvero entusiasmata: mi sento molto affine a voi.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sto portando a termine un progetto personale sulle città acquatiche e ho in mente due libri, uno di viaggio e uno sul rapporto tra uomo e cane.
Le opere di Lavinia Fagiuoli sul nostro sito : https://garance-marion.com/collections/lavinia-fagiuoli
Il suo conto instagram : https://www.instagram.com/lavinia_fagiuoli/?hl=fr